12.1.06

Sony rimane impunita

Dopo aver infettato con il proprio software illegale, spione e dannoso migliaia dicomputer tramite i propri CD anticopia protetti dal sistema XCP, Sony se la cava intribunale con una punizione davvero modesta.
The Inquirer riferisce infatti che dopo la class action avviata controSony dallo Stato di New York, la multinazionale si era impegnata a togliere dal mercatoi CD infetti. Poi
Sony ha proposto un accordo extragiudiziale: chi (solo negli USA) ha acquistato i CD infetti riceverà sette dollari e mezzo a e il diritto di scaricare da Internet unalbum. Il giudice di New York ha approvato quest'accordo.
Secondo BBC, l'accordo comprende anche alcune promesse da parte di
Sony. Smetterà di usare il sistema anticopia XCP; per i sistemi anticopia futuri, renderà facilmente reperibile un programma di disinstallazione; e si consulterà con gli esperti di sicurezza alla ricerca di eventuali rischi derivanti dal sistema anticopia, impegnandosi a correggere eventuali falle prodotte dall'anticopia. Tutto qui.
Sony, quindi, lascia il tribunale sostanzialmente impunita. Ha infettato migliaia di
computer con del software che sapeva essere fallato e dannoso e che apriva una falla di sicurezza in tutti i Windows nei quali veniva suonato uno qualsiasi dei propri CD anticopia protetti con il sistema XCP. Sette dollari e mezzo sono un insulto ai tanti che si sono trovati col computer menomato e hanno dovuto reinstallare tutto semplicemente perché hanno suonato un disco nel proprio computer. Per non parlare del
fatto che tutti i legittimi acquirenti di CD Sony danneggiati da
questo sistema anticopia fallato nel resto del mondo non si prendono un soldo.
Se uno spammer o un intruso informatico facesse una cosa del genere,
quanti anni di
carcere si prenderebbe?

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