12.3.06

Caccia italiani in Afghanistan

“Prossimamente” verranno schierati in Afghanistan, nell’ambito della missione Isaf a guida Nato, sei aerei cacciabombardieri ricognitori Amx dell’Aeronautica militare italiana. A darne notizia è stato il generale Fabrizio Castagnetti, responsabile del Comando Operativo Interforze (Coi), la struttura della Difesa che gestisce tutte le operazioni militari italiane all’estero. L’annuncio è stato fatto lo scorso 8 febbraio a Roma in occasione di un convegno organizzato dall’Udc sugli “aspetti umanitari delle missioni militari all’estero”, tenutosi a Palazzo Marini, sede della Camera dei Deputati.
Si tratterebbe del primo dispiegamento all’estero di velivoli da combattimento italiani dopo la guerra del Golfo del 1991 (le missioni aeree di bombardamento sulla Serbia partivano direttamente dal territorio italiano e gli Harrier che parteciparono alle prime fasi della guerra in Afghanistan decollavano dalla portaerei Garibaldi).
L’invio di caccia rappresenta un notevole salto di qualità dell’impegno militare italiano in Afghanistan: un ‘teatro d’operazione’ diventato molto pericoloso a causa della recrudescenza della resistenza armata talebana (duemila morti nel 2005, già quasi trecento nei primi due mesi del 2006).
Nonostante questo, a parte un breve lancio dell’Ansa, la notizia è passata completamente inosservata. Forse perché, in periodo di campagna elettorale, di certe cose è meglio non parlare.

I CACCCIABOMBARDIERI DOVREBBERO FOTOGRAFARE I CAMPI DI PAPAVERI, QUESTO SAREBBE IL COMPITO UFFICIALE....
MA PER PIACERE, NON DICIAMO MINCHIATE!!!!!!

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