15.11.07

Pistole e manganelli


















Un solo commento, nostro, all'uccisione 'per pistola a due mani' quindi preterintenzionale che il poliziotto, del quale nulla ci dicono i media, ha perpetrato nei confronti di Gabriele 'Gabbo' Sardi, colpito dentro ad una macchina che se ne andava da un autogrill nei dintorni di Arezzo. Chi è quel poliziotto,e le sue ragioni per sparare (gasato? Irresponsabilmente caricato? Stupidamente e criminalmente carrierista?). Quale che sia la sua psicologia, di una cosa siamo certi, che viene da una lunga sequela di ammazzamenti da parte di tutte le armi, poliziotti, carabinieri, finanza, polizia giudiziaria, tutti 'accidentali' secondo le magistrature, e quindi tutti sostanzialmente impuniti. La lista, fatta nell'odierno articolo del Manifesto, ricorda 21 ammazzati così, ce n'è uno che è stato 'accidentalmente' ammazzato da un mitra. E poi c'è il caso più orribile, quello di un certo Ivan Liggi, che nel 1997 ammazza Giovanni Pascale, un automobilista che non si ferma all'alt. Nel 2004 (sette anni dopo!) viene condannato a nove anni e cinque mesi per omicidio volontario, in sentenza definitiva. Ma non li farà perché si raccoglieranno 13mila firme per la sua grazia, che il nostro presidente, Napolitano, firmerà. Non mettiamo aggettivi al presidente, e a questa sua oscena grazia, perché sarebbe reato di vilipendio al capo di stato. Ci pare evidente che, al di là del massacro preordinato (da Fini?) di Genova, l'impunità sistematica degli assassini di stato che sparano proprio perchè sanno che saranno difesi, e ne usciranno sempre impuniti fa di questa nostra democrazia una macabra finzione scenica.

Angelo Quattrocchi

Malatempora

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