15.7.08

I fondi pensione negli Usa



















Negli Stati uniti la crisi dei sistemi previdenziali sta precipitando:

la «Pension Benefit Guarantee Corporation», l'assicurazione pubblica che tutela le prestazioni dei fondi a benefici definiti (nei quali è predeterminato l'ammontare della pensione) ha visto passare il proprio bilancio da un avanzo di 7,7 miliardi di dollari nel 2001 a una perdita di 18,1 miliardi nel 2006.

Lo stesso ente che gestisce la «Pension Benfit» ha stimato che l'ammontare totale di sottocapitalizzazione dei Fondi pensione a benefici definiti sia aumentato da 44 miliardi a fine 2000, fino a 650 miliardi del 2006.

E la situazione dovrebbe essere ulteriormente peggiorata negli ultimi 18 mesi visti i numerosissimi pensionamenti legati alla crisi economica, ma anche la caduta delle borse statunitensi.

I piazzisti nostrani ci diranno che da noi i fondi non possono fallire perché sono a contribuzione definita ma in sostanza non c’è differenza: paga sempre il lavoratore o col fallimento del fondo o con la perdita reale dei contributi versati ai fondi pensione.

L’unica strada percorribile per garantire un futuro dignitoso ai pensionati è quella sostenuta dalla Cub che punta al rilancio della previdenza pubblica e alla cancellazione dello scippo al tfr.


Fonte: Confederazione Unitaria di Base

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