3.10.08

Sindacalista trattato come criminale


Alla fine di una calda estate palermitana, arriva sulla scrivania del neo questore Alessandro Marangoni, per essere vistato, il fascicolo di un personaggio molto pericoloso: si tratta di tal Pietro Milazzo, anni 57. Non è un mafioso, né di alto né di basso rango. Peggio. E' un dipendente della Biblioteca comunale, con l'aggravante di essere sindacalista della Cgil con delega all'immigrazione. Venerdì scorso gli è stato notificato un verbale ai sensi dell'articolo 4 della legge numero 1423 del 1956 con il quale si intima di evitare altri comportamenti miranti alla violazione della legge pena “il confino di polizia”. Solo nel triennio 2005-2008 Milazzo è stato segnalato più di dieci volte all'autorità giudiziaria per comportamento “criminoso”: sit-in, disturbo della quiete pubblica, occupazione di suolo pubblico e soprattutto, il 14 luglio scorso, una manifestazione a cui il sindacalista ha preso parte per protestare a fianco dei senza-tetto palermitani, ha impedito al sindaco Diego Cammarata di raggiungere e partecipare alla processione di Santa Rosalia. Pietro Milazzo che “lotta” e “delinque” dai tempi dei movimenti studenteschi ha adesso 60 giorni per ricorrere contro il provvedimento che potrebbe far scattare, in caso di nuova condotta criminosa misure di prevenzione che vanno dala sorveglianza speciale al divieto di soggiorno in città e in provincia, fino all'obbligo di soggiorno in luogo diverso da Palermo: quello che una volta si chiamava confino. Per fortuna, almeno in questo caso, anche i suoi avversari politici hanno alzato la voce perché il provvedimento venga revocato.


Fonte: Peacereporter



MA CHE MONDO E' MAI QUESTO???

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche se da fuori casa volevo salutarti: il Russo c'è!