28.10.08

Tre milioni di italiani in carcere




di Beppe Scienza, matematico, studioso del risparmio e della previdenza integrativa.


Per gli italiani la previdenza integrativa è come una prigione. Sindacati ed economisti di regime (Marcello Messori, Giuliano Cassola, Elsa Fornero, ecc.) hanno tirato un brutto scherzo con i fondi pensione. Circa tre milioni di lavoratori hanno rinunciato al loro TFR e ora sono ingabbiati per sempre. Per giunta presi in giro da chi voleva arricchirsi alle loro spalle, come la società di gestione Anima che aveva l'impudenza di affermare "l'investimento in un fondo pensione è una scelta intelligente". Si è visto che razza di scelta è stata: dall'estate del 2007 una batosta dopo l'altra. La trappola è scattata a giugno dell'anno scorso. Da allora è andata prima male e poi malissimo nel 2008. Ne sanno qualcosa i lavoratori chimici (FONDO FONCHIM) che a fine settembre perdevano il 14.8% da inizio anno, i metalmeccanici (FONDO COMETA) con un risultato negativo del 10% o i ferrovieri (FONDO EUROFER) con un deficit del 17%. Questi sono i minus delle linee azionarie, ma anche le altre hanno fatto peggio del TFR. Però la cosa più grave è la mancanza di libertà. Chi ha aderito a un fondo pensione, soprattutto per le insistenze dei sindacati, è come condannato a vita. Finchè lavora, il suo TFR continuerà a finire lì, volente o nolente. Ma anche andando in pensione otterrà soltanto la semilibertà. Metà, di quanto si sarà salvato (il cosiddetto montante) NON POTRA' RITIRARLO perchè verrà convertito in una rendita, a condizioni decise da altri. Purtroppo non può neanche sperare nella grazia del capo di stato. Per la previdenza integrativa non è prevista. In compenso ogni due anni può cambiare cella. Cioè può passare ad esempio da una linea azionaria a una garantita restando nello stesso fondo. Peccato che tali garanzie siano solo propaganda, con linee garantite in negativo del 3% da inizio 2008 (fonchim)! Volendo può anche cambiare prigione. Cioè nonsolo la linea di gestione, ma anche il fondo. Non può però riacquistare la libertà: l'ergastolo è l'ergastolo! E' rimasto in libertà solo chi si è tenuto il TFR. Tranquillo e sicuro, lo vede crescere giorno dopo giorno (circa +3.5% da inizio 2008). Se cambia lavoro o va in pesione lo riceve tutto e subito ed è libero di farne ciò che vuole. Quindi ha fatto bene chi ha ascoltato i consigli di Beppe Grillo, i miei o anche famiglia cristiana. Per altro lal faccia tosta dei sindacati non ha limiti. Non contenti delle figuracce collezionate col fondo per la scuola (ESPERO) pochi giorni fa cgil, cisl e uil si sono incontrati pe farne partire due per coprir tutto il settore pubblico (SIRIO E PERSEO). Sembra una barzelletta".


I CONFEDERALI, A PARTE IL DISCORSO OVVIO DI INTERESSE DIRETTO NEI FONDI PENSIONE, DEVONO PER FORZA DI COSE APPIGLIARSI AI FONDI STESSI, IN QUANTO HANNO PERSO GIUSTAMENTE CONSENSI, QUINDI SE VOGLIONO CONTINUARE AD AVER UN RAPPORTO DIRETTO CON I LAVORATORI NON HANNO ALTRA STRADA. PICCOLO PARTICOLARE, UNA VOLTA ANCORA STANNO FACENDO I PROPRI INTERESSI E NON QUELLI DEL PROLETARIATO.
DOBBIAMO RIBELLARCI A QUESTA SITUAZIONE E DOBBIAMO ESIGERE LA POSSIBILITA' PER CHI ADERITO A QUESTA TRUFFA (RICORDO CON CONATI DI VOMITO LA CLAUSOLA DEL SILENZIO ASSENSO) LA POSSIBILITA' DI LIBERARSI.
PER QUANTO RIGUARDA CGIL, CISL E UIL.... STENDIAMO UN PIETOSO VELO!!!

1 commento:

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

No comment, mi consenta.
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