16.12.08

Per Giuseppe Pinelli



Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo, che caldo faceva,
"Brigadiere, apri un po' la finestra!",
una spinta ... e Pinelli va giú.

"Sor questore, io gliel'ho giá detto,
le ripeto che sono innocente,
anarchia non vuol dire bombe,
ma uguaglianza nella libertá".

"Poche storie, confessa, Pinelli,
il tuo amico Valpreda ha parlato,
é l'autore di questo attentato
ed il complice certo sei tu".

"Impossibile!", grida Pinelli,
"Un compagno non puó averlo fatto
e l'autore di questo delitto
fra i padroni bisogna cercar".

"Stai attento, indiziato Pinelli,
questa stanza é giá piena di fumo,
se tu insisti, apriam la finestra,
quattro piani son duri da far".

C'e' una bara e tremila compagni,
stringevamo le nostre bandiere,
quella sera l'abbiamo giurato,
non finisce di certo cosí.

E tu Guida, e tu Calabresi,
se un compagno é stato ammazzato,
per coprire una strage di Stato,
questa lotta piú dura sará.

Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo, che caldo faceva,
"Brigadiere, apri un po' la finestra!",
una spinta ... e Pinelli va giú.


CIAO GIUSEPPE!!!

2 commenti:

Marte ha detto...

Hai ragione tu, meglio una ballata di una locandina muta.
Ti ho rubato il suggerimento ;)
Non avendo una tua mail mi tocca ammetterlo pubblicamente ;p

Una buona giornata.

Aride ha detto...

Figurati Marte, è un vero piacere.....
Buona serata e a presto.