Fatto interessante, da valorizzare, è la solidarietà che gli isolani hanno mostrato nei confronti degli immigrati fuggiti dal centro: "La nostra lotta è la vostra lotta. Il nostro nemico è lo stesso: lo Stato". I migranti hanno quindi partecipato all'assemblea permanente davanti il comune, intervenendo e facendosi tradurre gli interventi. Un respiro di libertà per persone rinchiuse dentro carceri a cielo aperto semplicemente per avere in corpo il desiderio di lasciarsi alle spalle passati che raccontano di guerre, persecuzioni, fame, povertà. Dopo le disperate traversate nel mar Mediterraneo la Fortezza Europa accoglie i migranti ad armi spianate: chiudendoli nei cpa, cacciandoli, denudandoli di diritti e dignità.
Le tensioni dell'oggi riportano all'ordine del giorno la questione dei flussi migranti, ma soprattutto il fallimento delle politiche di gestione, contenimento e controllo dei flussi migranti. L'ostinata volontà della politica di ogni colore (non solo nazionale!) di erigere barriere contro naturali e irreversibili flussi verso l'opulento Occidente da parte di migliaia di persone in cerca di un destino altro è destinato a scontrarsi con una realtà che è ancora più aggravata dalla incapacità sistemica del nostro paese di dare risposte all'altezza a coloro che arrivano (vedi richiesta status rifugiati).
In conclusione, è necessario andare a sottolineare una prima ricaduta che il protagonismo e la conflittualità dei migranti di Lampedusa hanno portato: la manifestazione di ieri a Massa, costruita dai richiedenti asilo eritrei e somali, usciti dal centro della Croce Rossa Italiana per bloccare il centro città, chiedendo riconosciuti i loro diritti, venendo poi caricati dalla polizia.
Fonte: Infoaut
NESSUNA FRONTIERA,
NESSUNA DISUGUAGLIANZA!!!
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