6.3.09

La strage continua

Il lavoro uccide2

Trapani, Roma, Latina e Taranto. Quattro città, quattro incidenti mortali. Un operaio travolto sull’autostrada. Due edili morti in cantiere. Un agricoltore travolto dal trattore, a causa del maltempo...

... è il bollettino di un 5 marzo tragico. A Trapani un operaio 52 anni, Francesco Passalacqua, è deceduto mentre lavorava lungo l'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. Secondo una prima ricostruzione l'uomo, impiegato di una ditta che di manutenzione del manto stradale, è stato travolto da un'auto mentre si trovava nella corsia di sorpasso nei pressi dello svincolo per Gallitello. Nell'incidente sono rimasti feriti anche altri due colleghi e il conducente dell'auto.
A Roma, invece, un operaio di 31 anni è morto in un cantiere nella zona di Prima Porta. A quanto si è appreso dai vigili del fuoco, l'incidente sul lavoro è avvenuto in via Tavernio a causa di uno smottamento del terreno durante alcuni scavi. Ancora non si conosce il nome della vittima. Ne dà notizia l'Ansa.
Stava arando un campo quando, forse a causa di un avallamento dovuto a una frana causata dalla pioggia, si è rovesciato con il trattore rimanendo schiacciato sotto il mezzo. La vittima è un agricoltore di cui ancora non si conosce il nome, morto sul colpo. L’incidente sul lavoro è avvenuto stamani in via delle Cadute, nelle campagne tra Campoverde e Le Ferriere, in provincia di Latina.
Un operaio edile di 27 anni, infine, è morto stamani in un cantiere a Crispiano, in provincia di Taranto. Secondo una prima ricostruzione fornita dall’agenzia Agi, il giovane sarebbe stato travolto da una ruspa. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri, i quali hanno potuto soltanto constatare la morte del lavoratore.

Fonte: Rassegna

...UNA STRAGE INFINITA... CAZZO!!!!

5 commenti:

Novemberside ha detto...

Le morti sui luoghi di lavoro non sono incidenti.
Dipendono dall' avidità di chi rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza e dal disprezzo per la vita. La vita degli operai, naturalmente, la vita precaria di chi per tirare avanti è magari costretto a lavorare otto, dieci ore di seguito su di una impalcatura, senza protezioni di sorta o di chi deve manovrare macchinari con i sistemi di sicurezza disattivati, per aumentare la produttività. Dipendono dall' incapacità di chi dovrebbe approvare leggi più stringenti e farle rispettare.

Aride ha detto...

@Novemberside: condivido, non si tratta di incidenti, sono omicidi, sono omicidi, sono omicidi!!!

Anna ha detto...

Ciao Aride, è la prima volta che entro nel tuo blog e mi va di commentare quest'argomento di cui si parla sempre troppo poco(di solito appena prima di una campagna elettorale...)Ho molto a cuore la questione perché mio fratello lavora nei cantieri,più specificatamente nelle gallerie, in giro per il mondo. Il punto è che bisognerebbe pensarci sempre, e non solo per chi come me è direttamente interessato.
un saluto

Pierprandi ha detto...

Muoiono circa 1200 persone ogni anno sul posto di lavoro e sembra che nessuno se ne accorga...Per le istituzioni evidentemente è solo carne da macello... Fanculo!

Aride ha detto...

@Annabell: grazie mille per la visita, anche io sono dell'idea che questo argomento vada trattato sempre, e non soltanto in prossimità di scadenze elettorali, in quanto si tratta di una vera e propria strage, lo ripeto. Credo ti potrebbe interessare in proposito questo blog http://nomortilavoro.noblogs.org/ Ciao e... passo presto a farti visita.

@pierprandi: mi aggrego con un grosso Fanculo!