Per 30 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati la crisi ha portato a un aumento del potere di acquisto, grazie all'incremento delle retribuzioni e alla diminuzione dell'inflazione. Il risultato e' che 'la poverta' in Italia e' diminuita'. Sono queste parole del ministro Pubblica Amministrazione Renato Brunetta a scatenare le dure reazioni da parte dei sindacati e del Pd.
Oltre a chi la crisi la subisce, però, ci sono a detta del ministro “15 milioni di posti di lavoro dipendente per i quali le dinamiche salariali progrediscono del 3-4% annuo e il potere di acquisto e' aumentato', grazie ad un'inflazione in calo. Ai lavoratori dipendenti vanno infine aggiunti, secondo il ministro, “16-17 milioni di pensionati per i quali le dinamiche sono simili. Questo comporta che '30 milioni di redditi in questi 12 mesi hanno mantenuto o incrementato il potere d'acquisto'.'Al netto dei cassintegrati-disoccupati equivalenti - ha concluso Brunetta - il potere di acquisto e' cresciuto dell'1-2%. Questo spiega perche' non ci sia in Italia una crisi sociale'.
Fonte: Rassegna
CREDO CHE LA MISURA SIA COLMA!
BRUNETTA VATTENE!!!!!
CERTE AFFERMAZIONI INFATTI, NON POSSONO CHE AVERE COME NATURALE CONSEGUENZA LA RASSEGNAZIONE DELLE DIMISSIONI...
... IN UN PAESE DEMOCRATICO!!!
5 commenti:
Mi hai anticipato di qualche minuto vecchio mio, ho postato anche io al riguardo su Hasta Siempre. Aggiungerei anche Brunetta Vaffa... Hasta la vista compagneros
acc. ..! Ma Brunetta ha sempre uscite allucinanti: credo che dipenda da un grande senso di inferiorità. E da un distacco psichico dalla realtà, tipica patologia del mondo politico di oggi. Il problema è che "vivono tra noi" e "non vogliono andarsene"! Più sono piccoli e più si attaccano!! ---
Brunetta ogni volta che apre bocca dice una puttanata! Nella sua logica, l'inflazione viene prima della disoccupazione.
Le dimissioni??? No no...la cacciata a calci nel sedere!!!
Brunetta ha rotto le palle!
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