21.1.06

Human Rights Watch accusa gli usa.

Il rapporto 2006 di Hrw bacchetta gli Usa per la loro politica sulla tortura.

Dito puntato contro gli Stati Uniti nel rapporto annuale per il 2006 di Human Rights Watch (Hrw), pubblicato ieri. Secondo l’organizzazione per i diritti umani, l’anno passato ha dimostrato che “la tortura e il maltrattamento dei detenuti sono stati deliberatamente una parte della strategia anti-terrorismo dell’amministrazione Bush, che ha così indebolito la difesa dei diritti umani nel mondo. In sostanza, Hrw sostiene che gli episodi di abusi sui prigionieri di cui si sono resi protagonisti i soldati americani non possono essere etichettati come casi isolati di “mele marce”, ma sono la conseguenza di una scelta politica del governo di Washington. “Combattere il terrorismo è fondamentale per la causa dei diritti umani”, ha detto Kenneth Roth, direttore di Hrw, “ma usare tecniche illegali contro presunti terroristi è sia sbagliato sia controproducente”, perché provoca il reclutamento di nuovi terroristi, danneggia gli sforzi mondiali contro questo problema e crea un limbo giuridico per i prigionieri.
Le colpe degli Usa. Secondo Roth, le prove della linea politica di Washington stanno nella minaccia del presidente Bush di porre il veto a una legge che vieti il “trattamento crudele, inumano e degradante dei detenuti” – una minaccia che alla fine è rimasta inattuata. Inoltre, il direttore dell’organizzazione ricorda anche il tentativo del vicepresidente Cheney di esentare i membri della Cia dall’applicazione di questa legge, e la teoria del segretario alla Giustizia Alberto Gonzales, secondo il quale gli Stati Uniti possono compiere abusi sui prigionieri se questi non sono americani e vengono detenuti all’estero. Per finire, Roth cita anche l’ammissione del direttore della Cia Porter Goss, per il quale il waterboarding – una tecnica che consiste nel far credere all’interrogato di essere sul punto di annegare – era semplicemente “una tecnica professionale d’interrogatorio”. “La responsabilità per l’uso della tortura e dei maltrattamenti non può più essere credibilmente scaricata su soldati semplici che fanno il turno notturno”, conclude Roth, che chiede all’amministrazione Bush di “nominare uno speciale procuratore che esamini questi abusi” e al Congresso di “creare una commissione d’inchiesta indipendente”.

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