21.1.06

Scusate, è stato un errore

Due giornalisti iracheni, detenuti da mesi senza accuse nelle carceri Usa, sono stati rilasciati. Sono Majeed Hameed, corrispondente per la televisione al Iraqiya e il cameraman della Reuters Ali Omar Abrahem al Mashhaddani.

Testimoni arrestati.
Nell’agosto 2005, Ali Omar Abrahem al Mashhaddani è stato arrestato da militari Usa nell’abitazione in cui si trovava con la famiglia a Ramadi. Detenuto senza accuse a suo carico per cinque mesi, era stato definito da un funzionario della Coalizione “una minaccia per il popolo iracheno”. Anche Majeed Hameed è stato fermato a Ramadi dalle forze Usa, il 15 settembre, mentre presenziava al funerale di un suo parente. Le numerose richieste di chiarimenti inoltrate alla Coalizione dai colleghi dei giornalisti, mentre Mashhaddani e Hameed erano agli arresti, non avevano mai ricevuto risposte, e anche le richieste delle famiglie e degli avvocati di visitare i detenuti erano sempre state respinte. Reporter Sans Frontières, che dall’inizio della guerra segue i casi di arresti e rapimenti ai danni di giornalisti in Iraq, ha diffuso un comunicato per annunciare il rilascio dei due, sostenendo che l’esercito Usa dovrebbe “mostrare un maggior senso critico e controllo in futuro, per evitare arresti e detenzioni arbitrarie di altri giornalisti.” L’organizzazione invita anche le forze della Coalizione a rilasciare altri due operatori dei media tuttora detenuti: Abdel Amir Younes Hussein, un cameraman della Cbs arrestato nell’aprile 2005, e Samer Mohamed Noor della Reuters, arrestato a giugno. Entrambi sono ancora detenuti a Camp Bucca: “L’esercito - sostiene Rsf - dovrebbe fornire rapidamente prove per le accuse contro giornalisti, oppure liberarli tutti in una volta”.

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