6.6.06

9 giugno Notte Bianca a BG

Ricevo e volentieri pubblico....



CI MANCA L'ARIA
Soggettività pirata, invisibili e marginalizzate, studenti e lavoratori precari, giovani squattrinati e migranti, per una notte si riprendono la città

Bergamo, città di chiese e negozi, città di borghi e di piazze, città di palazzoni, cemento, videocamere, banche, di strade e stradine, città alta e città bassa, Bergamo, città ogni giorno più chiusa. Bergamo per una notte protesta e fa festa. Siamo ragazze e ragazzi di Bergamo eppure sentiamo che la nostra città non ci appartiene, ci sembra quasi che Bergamo sia impermeabile ai nostri bisogni, alla nostra voglia di divertirci e di esprimerci liberamente.

Siamo continuamente derubati dei nostri tempi e spazi di vita: nella scuola in primis, dove la riforma Moratti ci taglia le gambe e annulla ogni nostra forma di partecipazione; a causa della legge 30 e del lavoro precario, che sottomettono la vita alle esigenze del mercato senza nessuna garanzia o protezione; persino nei luoghi del nostro tempo libero: pub, cinema, discoteche sono tutti posti in cui non siamo altro che piccoli consumatori, dove la socialità è ridotta a consumo passivo e senza senso.
Le politiche culturali e di aggregazione per i giovani prodotte anche da questa Amministrazione comunale non fanno che accentuare questa tendenza e sono più attente agli interessi di manager e commercianti che ai bisogni dei giovani: esemplare è quello che è successo ai Propilei di Porta Nuova, dove i vigili hanno proibito la sosta e multano i ragazzi e le ragazze che osano sedersi sui gradini perché non c’è altro posto dove stare. La città partecipata sbandierata in campagna elettorale non si intravede neanche all'orizzonte, ed anche quest'estate dovremo subire la lottizzazione di molti spazi pubblici di Bergamo, dove i soliti noti privati organizzeranno feste costose per noi, e remunerative soltanto per loro.
Bergamo, città bomboniera, città intoccabile. Non ci è data la possibilità di modellare i luoghi che viviamo in base ai nostri desideri, possiamo solo, quando va bene, esserne passivi fruitori. Il nostro divertimento, la nostra voglia di conoscere e socializzare vengono monetarizzati e buttati sul mercato. C’è una gigantesca operazione di speculazione sul nostro bisogno di stare insieme: ci danno drink annacquati e film scadenti a prezzi esagerati che noi compriamo, più che per il piacere di farlo, per levarci dal freddo delle strade e delle piazze, unico luogo di ritrovo ancora non a pagamento.

Stanchi di questo stato di cose che ci sta derubando della nostra città e dei nostri desideri, passiamo la notte, il tempo che viviamo con più passione, in piazza, reclamando una città aperta, senza multe per chi la vive e la tocca, senza telecamere e continue retate anti-straniero. Per una notte, senza legge, organizziamo una festa gratuita e autogestita, per gridare a Bergamo che vogliamo una città dove la sicurezza sia garantita da interventi sociali e non securitari; una città che ci metta al centro e non ai margini riconoscendoci come possibilità e non come problema…
Promuovono: Movimento Studentesco, progettoRadioX, collettivo Sconsiderati UNIBG, Giovani Comunisti, CUB, Prek Point, collettivo giovanile Puka-Inti (Isola bergamasca), collettivo giovanile Mai-a-ure (S.Paolo d'Argon), Giovani Zucche Piene (Ponteranica), Scuole popolari di italiano per migranti (via Quarenghi, Bg), circolo Arci Don Durito e tanti altri

Nessun commento: