PENSIONI:
CONFRONTO TRA LA PRODI E LA MARONI
Il risultato è lo stesso, i lavoratori sono sempre fregati
anni | Prodi | Maroni |
2008 | 58 età + 35 contributi | 60 età + 35 contributi |
2009 | Quota 95 : 59 età + 36 contributi Oppure 60 età 35 contributi Dal mese di luglio | 60 età + 35 contributi |
2010 | Quota 95 : 59 età + 36 contributi Oppure 60 età 35 contributi | 61 età + 35 contributi |
2011 | Quota 96 : 60 età + 36 contributi Oppure 61 età 35 contributi | 61 età + 35 contributi |
2012 | Quota 96 : 60 età + 36 contributi Oppure 61 età 35 contributi | 61 età + 35 contributi |
2013 | Quota 97 : 61 età + 36 contributi Oppure 62 età 35 contributi | 61 età + 35 contributi |
2014 | Quota 97 : 61 età + 36 contributi Oppure 62 età 35 contributi | 62 età + 35 contributi |
Con la Prodi saranno esclusi dall’aumento dell’ètà pensionabile i lavoratori che svolgono lavoro notturno e a catena che saranno definiti da una commissione entro settembre 2007. Inoltre ci sarà la variazione dei coefficienti di calcolo a partire dal 2010, in modo automatico ogni tre anni, cosa che significa la diminuzione del valore delle pensioni.
Poche le differenze
L’unica differenza sostanziale è nel 2008 e fino a luglio 2009 in quanto la Prodi prevede 58 anni di età contro i 60 della Maroni. Per gli anni successivi, con la Prodi, per effetto del meccanismo delle quote e della fissazione dell’età minima, per conseguire la pensione con un anno in meno, rispetto alla Maroni, è necessario avere un anno in più di contributi.
Con 35 anni di contributi invece le situazioni sono identiche. Addirittura nel 2013 la Maroni è più favorevole della Prodi. Dopo il 2014 il risultato è identico perciò per i “giovani” non cambia nulla.
Finestre di uscita
Per la pensione di vecchiaia (65 anni per uomini e 60 per donne) la Prodi prevede due finestre di uscita all’anno (che significa lavorare da sei mesi a un anno in più) che prima non c’erano.
La pensione con 40 anni di contributi rimane ma con quattro finestre di uscita. Per tutti gli altri l’accordo non dice nulla, potrebbero perciò rimanere solo le due finestre previste dalla Maroni.
I lavoratori sono sempre fregati, sulla la legge Maroni i confederali hanno fatto finta di opporsi, adesso hanno “concertato” sulla nostra pelle le stesse cose.
Nessun commento:
Posta un commento