13.8.07

Appello per lo sciopero generale

Appello per la convocazione di uno sciopero generale unitario contro il Protocollo di Luglio su Welfare e Pensioni

Lo scorso 23 luglio Governo Prodi, Confindustria e i vertici di CGIL-CISL-UIL hanno sottoscritto il protocollo d’intesa su welfare, lavoro e pensioni.

Un accordo che sulle pensioni è addirittura peggiorativo rispetto allo scalone di Maroni: attraverso l’introduzione di 4 “scalini” si innalza l’età pensionabile fino a 61 anni a partire dal 2013.

Non solo: al danno si aggiunge la beffa del taglio delle pensioni attraverso una riduzione dei coefficienti a partire dal 2010!
Questo protocollo, inoltre, riconferma in toto le politiche di precarizzazione sancite prima col Pacchetto Treu, poi con la Legge 30, prevedendo addirittura la possibilità per il padrone di reiterare
i contratti a termine oltre i 3 anni.
Nel frattempo, ancora una volta, si regalano i soldi dei lavoratori ai padroni utilizzando la cassa dell’INPS per gli “sgravi al costo del lavoro” regalando a Confindustria la detassazione dei premi e incentivando il padrone ad un uso ancor più massiccio ed indiscriminato dello straordinario attraverso la riduzione dei contributi che il datore di lavoro è tenuto a versare per assicurarsi
le prestazioni lavorative extra!

Dulcis in fundo, l’accorpamento degli enti previdenziali (INPS-INAIL), che produrrà tagli di posti di lavoro e un probabile aumento dei contributi in busta paga.
In parole povere, quest’accordo scandaloso è una vera e propria provocazione da parte di Governo e Confindustria nei confronti di tutti i lavoratori.

La resa senza condizioni dei vertici CGIL-CISL-UIL di fronte ai diktat di Prodi e Montezemolo rappresenta l’ennesima riprova di come le burocrazie confederali siano diventate nient’altro che apparati di controllo del movimento dei lavoratori, il cui unico fine è quello di cogestire le politiche di macelleria sociale portate avanti dal “governo amico” di centro-“sinistra”, servile agli interessi del grande capitalismo italiano ed europeo!
Contro quest’attacco concentrico alle condizioni di vita e di lavoro, che vede uniti centro-destra e centro-sinistra, padroni e vertici sindacali, riteniamo, come lavoratori e rappresentanti sindacali direttamente eletti nei luoghi di lavoro, sia giunta l’ora di rispondere in maniera unita e organizzata.
Non possiamo stare a guardare nell’attesa di un referendum indetto dall’alto e, magari, a giochi già fatti: questo servirebbe solo a logorare il movimento dei lavoratori, frustrandone il protagonismo e la capacità di conflitto.

La lotta è qui ed ora!

Per queste ragioni, ci rivolgiamo a tutte le organizzazioni del sindacalismo di base, conflittuale e le componenti genuinamente anticoncertative del sindacato confederale affinché proclamino uno sciopero generale unitario di tutte le categorie e di tutte le sigle sindacali anticoncertative contro questo accordo ignobile.

Un’unica, grande scadenza di lotta, che veda l’intero movimento dei lavoratori uniti contro i comuni avversari: governo e padronato.

Solo la lotta paga
Uniti si vince


Per adesioni: sciopero.generale@yahoo.it

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