29.11.07

Il presidio raddoppia per restare

«Il Presidio Permanente deve farci pervenire una certificazione firmata dagli americani per dimostrare la propria idoneità»; parole testuali dell'Assessore all'Edilizia Privata Dalla Negra che mette in luce una verità troppe volte sottaciuta: a comandare sono gli statunitensi e l'Assessorato di cui Dalla Negra è titolare è un luogo di passacarte; diversamente, avrebbe dovuto accorgersi dell'incompatibilità ambientale e urbanistica della nuova base Usa.
Il Presidio Permanente raddoppia sul lato ovest. L'allargamento si è reso necessario a causa della vasta partecipazione popolare che richiede spazi ampi e idonei; ma possiamo garantire da subito che il Presidio è e resterà solo uno luogo logistico e di partecipazione: il movimento, infatti, continuerà ad attraversare l'intera città. A differenza della base statunitense, l'allargamento delle strutture del Presidio non comporterà danni ambientali e pericoli per i cittadini, perché, essendo un luogo di pace, qui non saranno stoccate armi, bombe e altri strumenti di guerra.
Dalla Negra si metta l'anima in pace e si dedichi al suo lavoro, invece di cercare improbabili escamotage normativi per nascondere la campagna tutta politica della Giunta comunale contro il movimento No Dal Molin. Il Presidio è un luogo di partecipazione e democrazia e resterà dov'è fino a quando non sarà impedita la realizzazione della nuova base Usa al Dal Molin.
A Bonafede vorremmo ricordare che la circoscrizione di cui è Presidente ha approvato un testo contrario alla realizzazione dell'installazione militare; quando inizierà ad impegnarsi per rendere quelle parole fatti? Si è dimenticato quali sono i compiti dell'incarico che ricopre?

Presidio Permanente, Vicenza, 28 novembre 2007

www.nodalmolin.it

Nessun commento: