22.10.08

Berlusconi: polizia contro le occupazioni


Non permetteremo che vengano occupate scuole università. Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "E' una violenza, convocherò oggi pomeriggio Maroni per dargli indicazioni su come devono intervenire le forze dell'ordine".

"L'ordine deve essere garantito. Lo Stato deve fare il suo ruolo garantendo il diritto degli studenti che vogliono studiare di entrare nelle classi e nelle aule". Afferma Berlusconi sottolineando cosa intende quando annuncia che le forze dell'ordine impediranno le occupazioni.

"Sulla scuola troppe cose divorziano con la realtà". Sostiene il premier: "La sinistra è contro il decreto Gelmini, che, ricordo, è un decreto e non la riforma della scuola. Tenta di costruire un'opposizione di piazza su un terreno circoscritto, perché come governo siamo inattaccabili su tutta una serie di provvedimenti".

"Al ministro Gelmini dico: andiamo avanti. Dobbiamo applicare questo decreto e non ritirarlo. La sinistra dice solo menzogne e falsità a proposito del tempo pieno, dei tagli e dei licenziamenti. Non è vero".
"La sinistra parla di 86mila insegnanti in meno. E' falso. Con la riforma nessuno sarà cacciato. Ci sarà solo il pensionamento di chi ha già raggiunto l'età e il blocco del turn over", ha concluso Berlusconi.

GELMINI, INVITO AD ABBASSARE I TONI DELLA PROTESTA - "Invito ad abbassare i toni della protesta". E' l'esortazione lanciata dal ministro dell' Istruzione, Mariastella Gelmini, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Il Governo - ha detto - da sempre è aperto al confronto. Sulla natura della protesta è chiaro che la sinistra ha scelto la scuola e l'università come terreno di scontro".

Fonte: Ansa





Le università in lotta: "Stiamo bloccando l'Italia, ora provate a fermarci!"

Le facolta ribelli rispondono con un rilancio della mobilitazione: occupata anche l'Orientale di Napoli.
Dopo l'assemblea di ateneo che ha visto la partecipazione di oltre 2000 tra studenti, ricercatori, docenti e precari, è stato dichiarato lo stato di occupazione/liberazione ad oltranza della sede di Palazzo Giusso fino al ritiro assoluto della Legge 133.

Al grido di "l'università non si tocca, la difenderemo con la lotta!" e "Tremonti e Gelmini non pagheremo noi la crisi" dilaga la rabbia e cresce l'indignazione nei confronti del progetto del Governo di dismissione dell'Università pubblica e di ulteriore precarizzazione della ricerca. Da ieri sera sono occupate altre facolta' in lotta che vanno ad aggiungersi alle decine di altre facolta' già occupate. Quattro a Roma , Lettere e Filosofia a Firenze e Palzzo Nuovo Nuovo a Torino.

Il blocco del normale tran-tran della vita accademica continuera’ ovunque utilizzando il metodo delle lezioni in piazza e l'attrverasamento delle città con cortei improvvisati. Lezioni all'aperto sono infatti previste nei giorni prossimi a Torino, Napoli, Palermo, Milano, Bologna,Firenze e in molti altri poli universitari. Questa la prima risposta del movimento delle università contro le sparate odierne del premier che, dopo l'assaggio del manganello sperimentato ieri a Milano, promette Polizia e irruzioni manu militari dentro gli atenei in agitazione.
Ma le assemblee universitarie, animate anche da lavoratori, tecnici e ricercatori, hanno già risposto: la mobilitazione continua...

Fonte: Infoaut


C'È' ANCORA CHI SI OSTINA A SOSTENERE CHE VIVIAMO IN UN PAESE DEMOCRATICO E NON IN UN REGIME DITTATORIALE?

3 commenti:

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

E' assurdo, io stesso non credevo che Berlusconi volesse aumentare la tensione gratuitamente, pensavo fosse solo un problema di alleanze, una concessione a partiti violenti come Lega e AN.
Ora mi chiedo dove voglia arrivare.
Allo scontro.
Il motivo? Aumentare l'autoritarismo.
Ero indignato. Ora impaurito.
Nel mio piccolo sto al gioco.
Domani mattina reazione satirica violenta sul tema!
Non posso sottrarmi.
Blogger
ITALY ITALIA

Tisbe ha detto...

Non pensavo potesse arrivare a tanto!

il Russo ha detto...

Dai nostri blog non facciamo mancare l'appoggio a tutti quelli in lotta per la scuola!