30.10.08

Oltre un milione in piazza




Un nuovo NoGelmini Day nelle piazze di tutto il paese per rispondere all'approvazione blindata (e assediata) del ddl 137 ora legge di stato. Oggi si sono mossi tutti: studenti universitari e medi, insegnanti, genitori, precari della ricerca e del personale tecnico-amministrativo. Non si ferma l'onda anomala della mobilitazione più massiccia e sentita degli ultimi anni, un movimento trasversale che attacca il governo e difende bene-comune-scuola e la sua tenuta come spazio pubblico e comune, di tutte e di tutti.



Cronaca sintetica della giornata:

Centinaia di migliaia nelle città più grosse: 800.000 a Roma, 150.000 a Firenze, 100.000 a Torino, 50.000 a Palermo. Ma la protesta tocca tutte le città, da Nord a Sud.

A Roma lo spezzone del corteo della scuola composto dai collettivi universitari ha deviato da quello principale e ha imboccato via Cavour per recarsi fino al ministero dell'Istruzione. "Ci siamo staccati - spiega Giorgio Sestili, collettivo di Fisica - perché il corteo della Cgil non scorreva, era bloccato su piazza della Repubblica. Ma anche per sottolineare la nostra autonomia e la nostra piattaforma più radicale": decine di migliaia gli universitari in questo spezzone. Alle 13.30 il corteo giunge sotto il Ministero dell'Istruzione in Trastevere, assediando il palazzo ora assurto a simbolo della responsabilità istituzionale della approvazione della legge.


A Bologna sono 40mila gli studenti medi e universitari diretti fin dalla prima mattinata verso la sede di Confindustria, bersaglio ad alto contenuto politico nella destinazione privatizzante della scuola italiana. Variegata e trasversale la composizione del corteo ad inizio mattinata.


Dopo le 13, nei pressi della sede degli industriali, il corteo viene pesantemente caricato dalla Polizia. Il primo bilancio degli scontri tra i manifestanti e la polizia, davanti all'aula di Santa Lucia, è, per ora, di sei feriti. Contestato invece dagli studenti Beppe Grillo, segnale importante per tutti quei pennivendoli che si sgolano a definire anti-politica una protesta che è invece profondamente politica proprio nel suo essere anti-partitica, e anti-qualunquista.


A Milano circolazione bloccata in diversi punti della città: il corteo ha bloccato quasi tutto il centro di Milano, in particolare nella zona dei Navigli. Nonostante le tristi dichiarazioni del piagnucolante vice-sindaco DeCorato che parla dell'1% di studenti quando tutte le facoltà sono chiuse. Il corteo degli universitari apre con uno striscione in ricordo di Abba, l'italo-africano ucciso da 2 razzisti il mese scorso.


Verso le 13.30 il corte autorganizzato raggiunge Piazza Affari e la blocca a tempo indeterminato. La risposta migliore alle dichiarazioni del vice-sindaco DeCorato.


A Torino, la partecipazione è la più grande dall'inizio del ciclo NoGelmini. 100.000 tra studenti, genitori e insegnanti ma l'onda anomala è soprattutto quella degli studenti medi. Tre ragazzi con una scala a pioli sul balcone al primo piano della sede torinese del Miur, davanti alla quale stava sfilando il corteo. Gli studenti hanno esposto uno striscione con l'immagine del ministro Mariastella Gelmini al centro di un bersaglio tempestato di tre frecce e con la scritta "No Gelmini". Hanno anche sventolato la bandiera con la scritta "Io difendo l'istruzione pubblica". Arrivati in piazza Castello - termine della mobilitazione per i sindacati confederali - la testa del corteo degli studenti medi prosegue oltre il percorso sindacale e si muove verso la stazione Porta Nuova.


Verso le 13.45 il corteo degli autorganizzati riesce a entrare dentro la stazione di Porta Nuova ma si trova di fronte una presenza massiccia di celere in assetto anti-sommossa. Il traffico in arrivo e partenza viene però bloccato per oltre mezz'ora. Nervosi Digos e direzione delle Ferrovie che si lamenta per il danno economico.


Notevole anche la mobilitazione a Brescia: almeno 8.000 persone in piazza. Alcune migliaia di studenti delle scuole superiori di Brescia in corteo promosso questa mattina dal Collettivo studenti in Lotta, hanno occupato i binari della stazione. Il corteo è poi ripartito dalla stazione e sta bloccando il ring cittadino.


Almeno 50.000 persone per le strade di Palermo. Diverse migliaia nel corteo autonomo di medi e universitari. Da registrare, nel corteo istituzionale, la presenza di rappresentanti della Provincia e della Regione.

Fonte: Infoaut

3 commenti:

Crocco1830 ha detto...

L'Onda non si ferma. Speriamo sappia travolgere anche l'ipocrisia di tanti, che ancora non si accorgono del pericolo per la democrazia che proviene dai decreti 133 e 137.

il Russo ha detto...

In tutte le città, in tutte le piazze. in Piemonte non solo a Torino ma in tutti i capoluoghi di provincia ma non solo, pure nelle città con soli 15.000 abitanti: un'onda di gente stra-incazzata!

Anonimo ha detto...

ciaoi aride ,grazie...sai nn è un bel periodo..ti abbraccio