28.11.08

Parma come Abu Ghraib




La procura ha trovato sul computer di un agente la foto, cancellata, di un vigile che abbraccia Emmanuel mostrandolo come un ricordo di caccia.



Come Abu Ghraib. Un vigile della polizia municipale di Parma si fa fotografare mentre abbraccia la "scimmia" Emanuel Bonsu, indicando il suo occhio tumefatto come trofeo. Come nella prigione irachena dove i carcerieri mostravano i detenuti nudi, feriti, maltrattati e senza più dignità.

E' scioccante quello che ha scoperto la procura della Repubblica di Parma: una immagine riemersa dalla memoria resettata di un computer del Comando dei vigili urbani. Lo hanno scambiato per un pusher, inseguito, picchiato, insultato - "confessa scimmia" -, lasciato andare con una busta con la scritta "Emanuel negro", tenendosi come ricordo della caccia una fotografia, un vero pezzo da collezione. Un vigile se l'era salvata sul pc e solamente dopo ha provato a cancellarla, senza sapere che i file eliminati possono anche essere recuperati. Gli inquirenti ci sono riusciti: proprio oggi, il procuratore capo Gerardo Laguardia, senza mai citare l'esistenza della foto, ha infatti parlato di "ulteriori risvolti anche dai computer che i carabinieri hanno sequestrato al comando di via del Taglio" riferendosi a file che potrebbero essere stati cancellati o modificati.

Emmanuel, il giovane studente che ha denunciato gli agenti della polizia municipale di Parma per averlo aggredito, pestato e insultato senza un perché, quel momento non poteva scordarlo. Davanti alla pm Roberta Licci, che cura le indagini sul caso, nel primo interrogatorio raccontò di essere stato costretto da un agente a fare quella foto con lui. Gli inquirenti, pochi giorni dopo, sono andati nel Comando della polizia municipale: con la " scusa" di cercare atti e documenti hanno sequestrato alcuni computer dalle scrivanie. Uno di questi era quello giusto: nel pc erano stati cancellati diversi file, pochi giorni dopo l'arresto di Emmanuel, cestinate delle immagini e resi inutilizzabili dei documenti. I periti informatici della Procura però sono riusciti a recuperare alcuni dati: fra questi, c'era anche quella foto, trofeo dell' operazione antidroga effettuata al parco Ex Eridania il 29 settembre. Quella che era valsa ai vigili i complimenti per la loro professionalità dell'assessore alla sicurezza urbana Costantino Monteverdi.

Adesso la procura avrebbe ormai acquisito i dati necessari per chiudere le indagini preliminari. Il rinvio a giudizio dei dieci vigili indagati e accusati in concorso di percosse aggravate, calunnia, ingiuria, falso ideologico e materiale, violazione dei doveri d'ufficio, abuso di potere e sequestro di persona, è ormai imminente. Finora Mirko Cremonini, Andrea Sinisi, Ferdinando Villani, Marcello Frattini, Graziano Cicinato, Giorgio Albertini, Pasquale Fratantuono, Marco De Blasi, Stefania Spotti e Simona Fabbri non hanno aperto bocca davanti ai magistrati. Oltre ai fatti di quella sera adesso c'è anche da spiegare quella foto che mostra un vigile ben riconoscibile mentre viene immortalato con il simbolo della sua "virilità". Ma che trofeo non è: oggi Emmanuel Bonsu Foster, 22 anni, studente dell'Itis, è traumatizzato, bloccato. Parla poco, non esce di casa, sta ancora male fisicamente ed è in terapia da uno psicologo.

Sono passati due mesi da quello scatto e da quella notte. Non si è ancora ripreso: ci ha provato, oggi pomeriggio, ad andare a Betania, il centro di recupero per tossicodipendenti dove doveva iniziare a lavorare come volontario. Ci ha provato "ma adesso non è ancora il momento - dice il padre Alex - sta troppo male e non ci sono le condizioni per iniziare. Forse lo farà da gennaio". Lo stesso periodo in cui potrebbe arrivare il rinvio a giudizio per i dieci vigili indagati.

Fonte: Infoaut


FORZE DELL'ORDINE???

3 commenti:

il Russo ha detto...

Questa notizia è passata pressochè in sordina, che schifo!

Marte ha detto...

L'ordine precostituito non si processa caro Russo.

Aride ha detto...

Già, non si processa l'ordine precostituito.....Che schifo....