8.6.08

Gay pride di Roma 500 mila in piazza

"Testardamente, parità, dignità, laicità": queste le parole d'ordine con cui il Gay Pride romano è sceso in piazza, rivendicando diritti e valori che tutt'oggi sono precari nel paese di maggior influenza del Vaticano. 500.000 persone hanno partecipato alla sfilata/parata partita alle 16 da piazza della Repubblica ed arrivata alle 19 inoltrate in piazza Navona.

La manifestazione
Un serpentone colorato e vivace che ha attraversato le strade di Roma, portando trasgressione e danze, slogan e rivendicazioni. Una ventina i carri presenti alla manifestazione: l'apertura spetta al pullman lilla del comitato organizzatore, vestito dello striscione del Pride 2008; il più chiassoso e festoso quello di "Muccassassina", storica sigla del movimento omosessuale. Molte le sigle partecipanti al corteo, dalle organizzazioni nazionali come Facciamo Breccia ai centri sociali romani come il Forte Prenestino. "Politici servi ipocriti", "Chiesa di potere, Cristo in cui credete vi piglierebbe a tutti a calci nel sedere", "No Vat, più autodifesa meno Vaticano": questi solo alcuni degli slogan e delle scritte presenti nel corteo. "Tutta mia la città" degli Equipe 84 la canzona scelta dal comitato del Roma Pride 2008 come colonna sonora dell'edizione di quest'anno.

"Carfagna: tu nuda sui calendari, noi spogliati dei nostri diritti"
Questo il cartello attaccato su uno dei carri del Gay Pride, il quale va a beccare la ministra del governo Berlusconi per le sue ultime uscite pubbliche, in cui, da una parte ha negato il patrocino del suo ministero alla manifestazione (..), e dall'altra (soprattutto!) ha negato l'ombra della discriminazione sessuale contro i "diversi". E' solo di qualche ora fa l'agenzia stampa che riporta di una nuova aggressione contro due ragazzi gay sulla circumvesuviana della tratta Napoli-Sorrento: pestati a sangue, con calci e pugni, da dieci ragazzi successivamente dileguatosi, nell'indifferenza generale (da quanto si apprende dai media) dei passeggeri.

Provocazione fascista in piazza Venezia
Una trentina di fascisti appartenenti a Casa Pound ed al Circolo Futurista, vestiti di giacca e cravatta, hanno provocato il corteo sventolando bandiere nere con sopra croci celtiche. Il gruppo è stato bloccato dalle forze dell'ordine, il quale ha poi inveito contro i partecipanti al corteo gridando "vi accoltelleremo tutti".

La fine del corteo
Alle 19 il corteo si è riversato in piazza Navona, la quale è diventata una gigantesca discoteca creata attraverso gli impianti dei carri e la grande folla accorsa a ballare. Il pullman del comitato organizzatore si è posizionato al centro della piazza, il che ha dato il via alla conclusione della manifestazione fatta di interventi e spettacoli.

Facciamo Breccia in Vaticano!
A corteo concluso Facciamo Breccia ha messo in campo un'ultima sortita di protesta, facendo irruzione in piazza San Pietro e srotolando due striscioni che riportavano "Facciamo Breccia" e "Il Vaticano occupa l'Italia, noi occupiamo il Vaticano". Pochi minuti dopo è intervenuta la polizia, che ha sgomberato il presidio simbolico ed ha condotto nel vicino commissariato tutti e tredici i manifestanti, denunciati per manifestazione non autorizzata. L'azione ha assunto una duplice valenza: per protesta contro la negazione di piazza San Giovanni come luogo conclusivo del Gay Pride e contro la continua ingerenza vaticana negli affari italiani!

Fonte: Infoaut

Nessun commento: