1.10.08

Emmanuel "negro"


"Siamo quello cui siamo ridotti dal linguaggio" diceva qualcuno...
Deve essere questo che ha provato il giovane ghanese residente a Parma, studente di 22 anni, "inciampato" nella routine poliziesca di controlli securitari e "anti-droga".

“Ho visto due uomini che parlavano dietro di me al cellulare – racconta Emmanuel - e un altro che si è avvicinato. Di colpo l’uomo da solo si è avvicinato senza dire niente, senza identificarsi e mi ha preso le mani. Gli altri due sono arrivati di corsa e mi hanno accerchiato. Ho preso paura, mi sono liberato e sono scappato”.

Fermato, pestato trattenuto in cella e obbligato a firmare un'auto-accuse di detenzione di hashisc (non suffragata da nessun ritrovamento), il giovane è stato quindi restituito al genitore che, visto com'era ridotto il figlio e interrogati gli agenti, non ha accettato la versione ufficiale classica: "perché è caduto"…
La vicenda ha poi preso quel tono ancora più grave e umiliante se è vero - come è vero - che le parole feriscono più delle spade. Licenziati da vigili sempre più "a mano armata" (dopo l'autorizzazione a svolgere funzioni di Polizia e girare dotati di manganelli) padre e figlio si son visti recapitare una busta recante la dicitura "Emmanuel negro".

Insieme Emmanuel e il padre hanno deciso di andare fino in fondo.
Questa mattina la famiglia Bonsu ha raccolto tutto il materiale che poi ha utilizzato per sporgere denuncia: la busta dell'infamia e il referto ospedaliero. Poi si sono diretti verso la caserma dei carabinieri, pronti a fare denuncia e “chiedere giustizia”. L’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del ministero delle Pari opportunità ha aperto un’inchiesta per far luce sull’episodio.

Esemplari della cultura politica di tanta classe dirigente nostrana le dichiarazioni dell'assessorato:

"L’assessore alla Sicurezza Costantino Monteverdi ha ringraziato nella giornata di oggi gli agenti della Polizia municipale che, dopo alcuni giorni di appostamenti, hanno arrestato in flagranza di reato un pusher al parco Eridania: è stata un’operazione esemplare per professionalità, risultato e correttezza".

Lo stesso dipartimento (la stessa cella!) era già stata tristemente famosa per la foto della prostituta abbandonata a terra dopo essere stata fermata dai vigili urbani della città.



Fonte: Infoaut


CREDO CHE LA FOTO SI COMMENTI DA SOLA.
VERGOGNIAMOCI PER LORO.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

stiamo tornando al fascismo

Anonimo ha detto...

Magari!!!!

Aride ha detto...

Un commento così idiota è degno di un anonimo che non ha il coraggio delle proprie azioni.
ORA E SEMPRE RESISTENZA

Anonimo ha detto...

già...ma io direi ignorante piu' che idiota...perchè uno che risponde cosi si vede che non ha mai aperto un libro di storia!