7.12.08

30.000 a Susa




Un giornata che parte con un risultato già enorme, una presenza ogni oltre più rosea aspettativa, un corteo di massa in cui il popolo della Val Susa e i suoi tanti amici provenienti dal Grande Cortile di tutta Italia (e non solo: presenti anche delegazioni francesi e basche) si ritrovano.

E' il segreto del movimento No Tav, da tanto tempo in stand-by per aspettare l'occasione buona e oggi, finalmente, riversare la propria forza e i propri numeri sulla strada: 30.000 uomini e donne di ogni età che attrvaersano il centro di Susa per ribadire uno No secco e deciso all'alta Velocità; per ricordare che non ci sono mediazioni possibili né tracciati alternativi, nessun Fare trattabile (dal nome del progetto "alternativo" dei sindaci: "Ferrovie Alpine Responsabili Efficienti").

Senza averlo mai perseguito come scopo, il movimento dimostra che può anche fare a meno dei sindaci; che le ragioni sono tante e buone e bastano a costruire legittimità, consenso e rapporti di forza. Un grande risultato per la line politica chiara e (questa si) "responsabile" dei comitati popolari.

La mobilitazione di oggi è una prima risposta alle concessioni di ieri di 1/2 miliardi di euro per il traforo del Fréjus e di 17 miliardi per la realizzazione delle grandi opere. Il No Tav è un questione che riguarda tutti e sembra proprio che tutti se ne rendano conto. Tante le presenze da Torino e da fuori regione: forte presenza dell'Onda Anomala citatdina, 1 pullman da Vicenza dei No Dal Molin, 1 di No Tav trentini, delegazione dal lpresidio di san pietro in Veneto, dal liceo Darwin di Rivoli dove morì due settimane fa Vito Scafidi.
Come se le ragioni del No tav diventano oggi il programma minimo di tutti, con una generalizzazione delle ragioni per lottare e ribadire che Noi la crisi non la paghiamo!







Fonte: Infoaut

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