3.12.08

Parigi ripubblicizza l'acqua





di Marco Bersani (Attac Italia)

La notizia arriva dal cuore dell'Europa: lunedi' 24 novembre il Consiglio Comunale di Parigi approva la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, mandando a casa 25 anni di gestione privata affidata a Veolia e Suez, le due più grandi multinazionali mondiali dell’acqua e opposizione moderata fanno a gara per la messa sul mercato dei servizi pubblici locali –e la sinistra spesso assiste impotente- la giunta municipale parigina osa pensare l’impensabile e praticare l’alternativa : dal 1 gennaio 2010, un ente di diritto pubblico, nel cui comitato di gestione siederanno anche i rappresentanti dei lavoratori e degli utenti, gestirà l’intero ciclo dell’acqua della città di Parigi.
Si tratta di un risultato straordinario, che dimostra come un’inversione di rotta e l’abbandono delle politiche liberiste non siano una pia illusione di movimenti idealisti, bensì scelta possibile.
Qui ed ora.
E’ con questa consapevolezza collettiva che sabato e domenica prossimi il movimento italiano per l’acqua, due anni dopo la sua nascita, terrà ad Aprilia il suo secondo Forum nazionale.
L’evento sarà preceduto venerdì pomeriggio, a Roma, da un importante appuntamento : diverse decine di sindaci costituiranno formalmente il Coordinamento degli enti locali per la ripubblicizzazione dell’acqua, affiancando così la mobilitazione delle municipalità a quella dei cittadini e dei lavoratori.
Il movimento si ritrova ad Aprilia, perché è lì che si è sviluppata e vive una delle più importanti vertenze per l’acqua pubblica. E naturalmente il recentissimo sgombero manu militari del presidio No Turbogas, dà a questa scelta l’immediata occasione di una reciproca solidarietà.
Sono stati due anni intensi e proficui, quelli trascorsi dal movimento per l’acqua in Italia.
Due anni in cui si sono estese e approfondite le diverse decine di vertenze territoriali che lo animano, è stata prodotta una legge d’iniziativa popolare con oltre 400.000 firme raccolte, e costruita la prima manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua e la difesa dei beni comuni, con oltre 40.000 persone per le strade della capitale.
Ma non sarà rivolto al passato lo sguardo del movimento per l’acqua, bensì immerso in un presente la cui drammaticità dà ancora più forza alle ragioni che lo sostengono.
Il mondo è oggi attraversato dalla più importante crisi economica e finanziaria che la storia ricordi, mentre si è approfondita la crisi alimentare globale e si sono definitivamente resi evidenti i primi effetti permanenti dei cambiamenti climatici planetari.
Un modello di ordine mondiale, fondato sul pensiero unico del mercato, sull’accaparramento predatorio delle risorse naturali, sulla mercificazione dei beni comuni e la loro consegna ai grandi capitali finanziari, sullo svuotamento della democrazia e della partecipazione popolare sta dimostrando il proprio completo fallimento.
Giungono al capolinea trenta anni di politiche liberiste, basate sull’assioma “privato è bello”e sulla privatizzazione dei servizi pubblici..
Oggi sono i grandi poteri bancari e finanziari ad invocare l’intervento pubblico e il sostegno statale.
Oggi sono i più sfrontati liberisti a dichiarare il fallimento del mercato.
Con un unico scopo : ottenere un nuovo travaso di risorse dalle collettività ai poteri forti per rilanciare i flussi finanziari mondiali e riprendere le politiche di saccheggio delle risorse.
Così si chiedono sostegni pubblici alle banche, mentre si approvano normative -come l’art.
23 bis della legge 133/08- che perseguono la definitiva messa sul mercato dell’acqua e dei servizi pubblici locali, cercando di determinare un arretramento del movimento per l’acqua e di mettere la parola fine alla battaglia per la sua ripubblicizzazione.
Di questo discuteranno le diverse centinaia di attivisti dell’acqua che giungeranno ad Aprilia, consapevoli di come le resistenze in campo in moltissimi territori in difesa dell’acqua e dei beni comuni oggi possano proficuamente inserirsi nella nuova fase sociale di mobilitazione che l’Onda anomala di uno straordinario movimento studentesco ha riaperto nel paese.
“Noi la vostra crisi non la paghiamo” risuonerà nelle giornate di Aprilia, con la forte richiesta della fine delle politiche liberiste e l’avvio della riappropriazione sociale dell’acqua e dei beni comuni, la loro gestione democratica e partecipativa, la loro cura per le generazioni future.
Due giornate nelle quali la mobilitazione del movimento per l’acqua amplierà il proprio raggio d’azione, attraverso la costruzione di una piattaforma generale sull’intero ciclo della risorsa, la collocazione delle proprie lotte nella dimensione internazionale, il confronto diretto con gli altri movimenti per i beni comuni, dai rifiuti all’energia, alla scuola, nella consapevolezza della possibilità di importanti sinergie e di nuovi intrecci possibili.
Dalle pratiche comuni di mobilitazione alla costruzione di un nuovo alfabeto dei beni comuni e della partecipazione dal basso.
Perché abbiamo un mondo da cambiare e un futuro da riprenderci. Tutti insieme è possibile.

Fonte: Criticamente


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1 commento:

Marte ha detto...

Tutti dovremmo interessarci della questione dell'acqua. Perchè quando si vuole fare diventare un diritto fondamentale una semplice merce di scambio non possiamo permetterci il lusso dell'indifferenza.
Pare che altrove se ne siano resi conto non solo i cittadini ma persini le istituzioni. Prima di noi.