25.2.09

Una centrale nucleare ad Arcore




Il 24 febbraio è stato firmato a Villa Madama, a Roma, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, l'accordo di cooperazione sull'energia nucleare tra Italia e Francia che dovrebbe portare alla costruzione in Italia di almeno quattro centrali di terza generazione Epr (European Pressurized Water Reactor) entro il 2020. Inoltre, l'accordo porta Enel a rafforzare la sua presenza sul territorio francese, con la partecipazione alla costruzione della centrale di Penly in Normandia, e poi a 4 ulteriori centrali Epr Oltralpe. 'Quando sara' completato l'iter legislativo e tecnico in corso per il ritorno del nucleare in Italia - si legge nell'accordo -, Enel ed Edf si impegnano a sviluppare, costruire e far entrare in esercizio almeno 4 unita' di generazione, avendo come riferimento la tecnologia Epr, il cui primo impianto e' in costruzione a Flamanville in Normandia e che vede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5%. L'obiettivo e' di rendere la prima unita' italiana operativa sul piano commerciale non oltre il 2020'.

Dopo 22 anni dal referendum del 1987, col quale gli italiani dissero no all’atomo, si riapre una strada che non mancherà di sollevare polemiche, col ricorso a una fonte di energia quanto mai controversa.

Ma gli esperti dell’associazione ambientalista Greenpeace mettono in guardia sull’affidabilità di simulazioni rispetto al comportamento di un reattore nucleare. Tutti gli studi internazionali – sottolinea invece Legambiente – "mostrano che il nucleare è la fonte energetica più costosa”. E poi “rimane aperta la questione delle scorie e della sicurezza”. Il Wwf ricorda invece che “il nucleare in Italia ha anche problemi enormi di localizzazione, essendo un territorio fortemente sismico, pervaso dal dissesto idrogeologico e con spazi fluviali ancora più ridotti e prosciugati per buona parte dell'anno, fenomeno che oltretutto aumenterà con l'acutizzarsi dei cambiamenti climatici”. "L'Italia – afferma sempre il Wwf – non possiede riserve di uranio, per lo più concentrate in Australia e Kazakistan, e comunque tali riserve sono appena sufficienti ad alimentare gli attuali 440 reattori per 40-50 anni”. Quindi “le nuove centrali annunciate avrebbero problemi di alimentazione e arriverebbero tardi".

Inoltre, le centrali nucleari di nuova generazione - che la Gran Bretagna sta progettando di costruire e che sono già in fase di realizzazione in Francia e in Finlandia - sono più pericolose, in caso di incidente, di quelle vecchie che andrebbero a sostituire. È quanto si legge in un’inchiesta del quotidiano britannico The Independent, che ha ottenuto una serie di documenti interni all'industria del nucleare. Dal dossier emerge che, sebbene i nuovi European Pressurised Reactors (Epr) siano meno esposti al rischio di guasti, nel caso si verificasse un incidente la fuoriuscita di radiazioni sarebbe molto maggiore e potrebbe fare anche il doppio delle vittime.

Fonte: Rassegna

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10 commenti:

Alex ha detto...

Tu sai se in Italia si possono fare due referendum sulla stessa cosa, come sta succedendo ora?


ps: Lunedì è andato in onda un altro meraviglioso video di Travaglio. Fa passaparola come me. Lo so che è un liberale a differenza di noi, ma l'unica cosa che deve interessare è la sua professionalità secondo me. :)

Novemberside ha detto...

Che dire, l'Italia è il Paese dei paradossi... Anche io oggi ho fatto un post sullo stesso argomento. Complimenti per il blog.

Aride ha detto...

@alexilgrande: non ti so rispondere con precisione, ma credo non ci siano problemi nel fare 2 referendum sullo stesso argomento. Inoltre ricordo che proprio il risultato del referendum sul nucleare sta per essere stravolto e disatteso a colpi di maggioranza senza interrogare il popolo sovrano che già si era espresso chiaramente in proposito.

@Novemberside: benvenuto e grazie mille per i complimenti. Passo presto a farti visita.

Elsa ha detto...

Aride... neppure io avrei immaginato una cosa del genere.
In Sardegna ci siamo opposti alle scorie qualche tempo fa, figurati alle CENTRALI.
ma perchè???
mio malgrado ho postato idem.
un saluto

Pierprandi ha detto...

Qualsiasi persona di buonsenso capisce che gli alti costi di costruzione degli impianti e gli alti costi per lo smaltimento delle scorie non sono un buon "investimento.." Peccato che il nano non ha buonsenso..Mi offro volontario come mano d'opera "qualificata" per costruire la centrale a fianco della villa di Arcore...A presto

Anonimo ha detto...

Parli di greenpeace, Legambiente e WWF come gli “esperti” che mettono in guardia dal nucleare. Ma ascoltare gli ingegneri, no? Non credi che sappiano meglio loro cosa significa una centrale nucleare. E poi mi sembra che queste associazioni ci mettono in guardia anche dall’effetto serra e dal carbone… quindi? Che dobbiamo fare? Tornare ad usare il fuoco per scaldarci, in attesa di un futuro tutto rinnovabile?
Ciao Marco

Aride ha detto...

@Marco: Greenpace, Legambiente e Wwf sono composte da persone, non sono entità astratte e tra queste persone ci sono anche ingegneri!!!!
Esistono anche fonti alternative, leggi eolico, solare etc.
La cosa più grave, al di là dei discorsi tecnici, comunque, è che il popolo italiano già si è espresso sull'argomento e lo ha fatto in modo netto. Ora stravolgere quel voto a colpi di maggioranza, mi pare antidemocratico e illegale.... Può darsi che nel corso degli anni gli italiani abbiano cambiato idea, ma allora sarebbe il caso che siano gi italiani in prima persona a dirlo, non i governanti.
Un saluto e grazie per la visita.

Marte ha detto...

la cosa più grave è che la costruzione di una centrale nucleare richiede 10/15 anni.
Quindi il problema della riduzione delle emissioni di certo non si risolve a breve e le criticità del nucleare se le smazzeranno i nuovi governi, oltre che le nuove generazioni.

Gaspare Serra ha detto...

“INCHIESTA SUL NUCLEARE IN ITALIA”

ENERGIA NUCLEARE: “RITORNO AL FUTURO” O “SALTO NEL BUIO”???

ECCO LE RAGIONI (SCIENTIFICHE, AMBIENTALI ED ECONOMICHE) PER CUI IL RITORNO ITALIANO AL NUCLEARE E’ PURA E MIOPE “FOLLIA”!

Cari amici,
ho approfondito il tema della soluzione nucleare all’emergenza energetica che attende il Pianeta (dunque, anche il nostro Paese).
Le conclusioni che ho tratto sono -almeno credo- prive di alcuna forma di pregiudizio o ideologismo o fanatismo: una semplice lettura scientifica della realtà (il più possibile obiettiva) ed un concreto pragmatismo economico mi hanno spinto a giudicare come “demenziale”, senza senso, priva di alcuna logica, la scelta del Governo di investire i suoi sforzi sul ritorno al nucleare in Italia!

Invito chiunque voglia prendere pienamente coscienza della materia, a leggere integralmente ed attentamente la mia inchiesta: ogni vostro giudizio o critica sarà comunque ben accetta (auspicando, comunque, che sia motivata...).

Per leggere l’inchiesta, visitate i link:

- (parte I) “Emergenza energetica: inchiesta sullo stato attuale …”:
http://spaziolibero.blogattivo.com/g-s-b1/ENERGIA-NUCLEARE-RITORNO-AL-FUTURO-O-SALTO-NEL-BUIO-parte-I-b1-p137.htm

- (parte II) “Le ragioni per cui il ritorno al nucleare è pura e miope follia!”:
http://spaziolibero.blogattivo.com/g-s-b1/ENERGIA-NUCLEARE-RITORNO-AL-FUTURO-O-SALTO-NEL-BUIO-parte-II-b1-p136.htm

- (parte III) “Accordo italo-francese sul nucleare: un compromesso al ribasso senza alcuna prospettiva!”:
http://spaziolibero.blogattivo.com/g-s-b1/ENERGIA-NUCLEARE-RITORNO-AL-FUTURO-O-SALTO-NEL-BUIO-parte-III-b1-p135.htm


Un saluto a tutti voi,
Gaspare Serra
BLOG PERSONALE: http://spaziolibero.blogattivo.com
GRUPPO FACEBOOK “ IL PIANETA CHE MUORE ... (un altro “modello di sviluppo” è possibile!) ”:
http://www.facebook.com/group.php?gid=49160887239&ref=mf

Aride ha detto...

@Gaspare Serra: molto interessante il tuo intervento.... Lo rileggerò ancora con molta calma e passerò presto da te. Intanto grazie mille per la visita.